‘O pagnottiello: riscopriamo insieme la bontà del vero panino napoletano
‘O pagnottiello: il nome è già, di per sé, tutto un programma. Stiamo parlando del più buon rustico della tradizione campana, a metà tra il più goloso dei panini e la pizza più saporita.
L’impasto del pagnottiello, o panino napoletano, è lo stesso del tortano – torta salata con cui si annuncia la fine della Quaresima – ma essendo realizzato in monoporzioni è perfetto come pasto veloce o sfizio da condividere in allegria.
Così, a partire da acqua, farina e lievito di birra è possibile realizzare un rustico dal sapore neutro, perfetto per essere farcito con le migliori squisitezze napoletane: dai salumi più speziati al più filante dei provoloni. Con un occhio al rispetto dell’artigianalità e al rispetto del nostro passato enogastronomico.
Le origini del pagnottiello: dalle case delle massaie ai nostri giorni
Il pagnottiello, infatti, come la maggior parte dei piatti forti nostrani, vanta radici estremamente umili: venne inventato dalle massaie napoletane le quali, nelle loro piccole case, riuscivano a trovare lo spazio necessario a stipare gli avanzi dei giorni precedenti con cui avrebbero farcito il pane lasciato ad essiccare. Per generazioni, fino ai giorni nostri.
Dove degustare il vero pagnottiello? Da PummaRe, in due golose varianti
Per noi di PummaRe, la tradizione è una cosa seria tanto quanto la contemporaneità: ecco perché proponiamo una nostra speciale interpretazione del panino napoletano.
Cotto nel forno a legna, e servito ancora caldo, ve ne proponiamo due varianti gourmet: il Fortunella, con mozzarella di bufala DOP, crudo di Bassiano, scaglie di grana e rucola a crudo, e il Bada Che Ti Mangio: un tripudio di bocconcini di provola che si sposano alla perfezione con i migliori pomodori secchi di Ravello e un golosissimo provolone testa di moro grattugiato.