Lo sapevi che…? Le origini della pizza “Marinara” e il pranzo dei marinai di Napoli
Oggi, torniamo a parlare di pizza. E, anche se l’estate tarda ad arrivare, vogliamo invocare l’arrivo dei primi caldi celebrando una delle pizze più semplici e amate di sempre: la Marinara.
La pizza Marinara è stata la seconda, nella storia della gastronomia italiana, ad essere “battezzata”: la prima, la Mastunicola, fu nominata così da un pizzaiolo napoletano nei primi del Seicento, ma è sparita dalle nostre tavole perché troppo grassa, condita com’era con sugna, formaggi vari e cigoli di maiale.
I marinai napoletani fanno nascere la pizza alla Marinara
Marinara, dunque: nata nel 1700, originariamente condita dai ceti più poveri con solo pomodoro fresco, olio extra vergine e origano. I più abbienti, potevano permettersi l’aggiunta di acciughe e cecinielli: i pesciolini di scarto usati per le paranze di mare.
Si narra che un pizzaiolo del porto di Napoli, stanco delle lamentele dei marinai che gli intimavano di condirla (“Nsapuriscila nu pocu”), decise di aggiungere qualcosa che non andasse ad incidere sul prezzo ma ne migliorasse il sapore. Fu così, che fece la sua comparsa l’aglio fresco, tagliato a pezzi piccoli. Non una pizza a base di pesce, ma di fatto dedicata ai pranzi poveri dei marinai partenopei.
La migliore pizza alla Marinara di Roma: solo da PummaRe
Da PummaRe, celebriamo la migliore tradizione proponendovi una pizza alla Marinara condita con origano, aglio fresco, un po’ di basilico e filetti di pomodori antichi di Napoli: il frutto si coltiva come la vite e si raccoglie più volte, da luglio a settembre, solo quando perfettamente maturo e solo di sera.
Fragrante, semplice e deliziosa, celebrata con le migliori materie prime del territorio campano.